Il Pensionato (Live From Vienna, Austria + 1992)

作词:佚名

作曲:Francesco Guccini

所属专辑:Se Io Avessi Previsto Tutto Questo La Strada, Gli Amici, Le Canzoni

歌词

@migu music@

Il Pensionato (2007 Digital Remaster) - Francesco Guccini

Lo sento da oltre il muro che ogni suono fa passare

L' odore quasi povero di roba da mangiare

Lo vedo nella luce che anch' io mi ricordo bene

Di lampadina fioca quella da trenta candele

Fra mobili che non hanno mai visto altri splendori

Giornali vecchi ed angoli di polvere e di odori

Fra I suoni usati e strani dei suoi riti quotidiani

Mangiare sgomberare poi lavare piatti e mani

Lo sento quando torno stanco e tardi alla mattina

Aprire la persiana tirare la tendina

E mentre sto fumando ancora un'altra sigaretta

Andar piano in pantofole verso il giorno che lo aspetta

E poi lo incontro ancora quando viene l' ora mia

Mi dà un piacere assurdo la sua antica cortesia

Buon giorno professore come sta la sua signora

E I gatti e questo tempo che non si rimette ancora

Mi dice cento volte fra la rete dei giardini

Di una sua gatta morta di una lite coi vicini

E mi racconta piano col suo tono un po' sommesso

Di quando lui e bologna eran più giovani di adesso

Io ascolto e I miei pensieri corron dietro alla sua vita

A tutti I volti visti dalla lampadina antica

A quell' odore solito di polvere e di muffa

A tutte le minestre riscaldate sulla stufa

A quel tic-tac di sveglia che enfatizza ogni secondo

A come da quel posto si può mai vedere il mondo

A un' esistenza andata in tanti giorni uguali e duri

A come anche la storia sia passata fra quei muri

Io ascolto e non capisco e tutto attorno mi stupisce

La vita com'è fatta e come uno la gestisce

E I mille modi e I tempi poi le possibilità

Le scelte I cambiamenti il fato le necessità

E ancora mi domando se sia stato mai felice

Se un dubbio l' ebbe mai se solo oggi si assopisce

Se un dubbio l' abbia avuto poche volte oppure spesso

Se è stato sufficiente sopravvivere a se stesso

Ma poi mi accorgo che probabilmente è solo un tarlo

Di uno che ha tanto tempo ed anche il lusso di sprecarlo

Non posso o non so dir per niente se peggiore sia

A conti fatti la sua solitudine o la mia

Diremo forse un giorno ma se stava così bene

Avrà il marmo con l' angelo che spezza le catene

Coi soldi risparmiati un po' perchè non si sa mai

Un po' per abitudine eh son sempre pronti I guai

Vedremo visi nuovi voci dai sorrisi spenti

Piacere e' mio son lieto eravate suoi parenti

E a poco a poco andrà via dalla nostra mente piena

Soltanto un' impressione che ricorderemo appena

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