Chiedi Alla Polvere 2008

作词:B.F. Rizzo,L. Florio

作曲:L. Florio

所属专辑:Marracash

歌词

@migu music@

Chiedi Alla Polvere 2008 - Marracash

All'ombra dei palazzai guardaci

Che cosa resta a noi

Fra e' il mio regalo ai nullatenenti

Io il mullah tra i reietti

A chi non ha il pane e chi ha perso i denti

E sta nelle popolari in celle di alveari

Con i suoi e le sorelle in

Quaranta metri quadri

Ha belve strette nei penitenziari

Quelli magari che vanno in manette

Sbarbi per sbagli adolescenziali

Un anno al fresco ed escono criminali

Questo è per i vari torti subiti

Da porci istituzionali

A chi esce tardi la sera senza i vestiti cari

Quelli che li vedi al club solo

Se c'è open bar al party

Ad ogni sbronzo in città perso

Che ogni giorno a zonzo guarda i frà di traverso

A chi l'ha presa credito e mo sta inguaiato

Rischi i tagli

Speri di raccontargli che non c'eri tagliato

A chi c'è nato senza fiato

Senza fato Dio l'ha fatto

E alla sua mensa senza piatto

A chi ha la lama occultabile dentro ai boxer

Vuole la grana facile da uno coi dockers

Ma non puoi dare colpi bassi alla sorte

Frà la sorte è una bugia ed ha le gambe corte

Ed il principe non cerca mai moglie nelle fogne

Le nostre donne danno figli con le voglie

A ki coglie ke io ho la stoffa per raccontare

Resto vero la mia stoffa è

Di fottuto tessuto sociale

Questo pezzo è senza prezzo a chi l'ha chiesto

Chiedi alla polvere qua è diverso

Non è la sociologia i film i libri o un testo

Il mio rapporto frà è diretto

Ci sto in mezzo e non l'ho scelto no è l'inferno

Chiedi alla polvere qua è diverso

Non è la sociologia i film i libri o un testo

Il mio rapporto frà è diretto

Chiedi alla polvere nera del tamburo di

Un revolver o quella incolore ma pur vera

Che ci avvolge frà è la miseria non solo soldi

Uomo che tu sei nato docile solo per nuocere

A chi si sveglia la mattina presto

Si rassegna ad un onesto

Lavoro otto ore lo stesso gesto

A chi a quell'ora stende l'ultima riga molesto

In parlantina e tace solo a se stesso

A chi spesso tiri in mezzo di riflesso

Se rimi ti fingi grezzo io dis rispetto

Credulone col mito d'uomo tutt'ad un pezzo

Ti basta l'acetone e ottieni

Un sasso compresso fesso

A chi ha la madre che sta in

Ansia e insonne in un letto

A chi è vestito ansa dorme in sala d'aspetto

Chi ha il padre ke parla solo dialetto

Cambiano i tempi e modi

E il mondo coniuga con l'imperfetto

A chi sogna la ribalta e i riflettori

All'alba la ribalta è quella

Di un camion per i traslochi

Per i vostri vuoti riempiti dai nostri voti

Sinistra destra resta una trappola per topi

E a mio nonno ke è in Sicilia

Ancora spreme la vita nell'orto

Ed a mio padre hanno spremuto la vita dal corpo

Ed al mio sporco sporco su sudicio

A chi ha su subito e vuole tutto e su subito

La mia è una genia di sconfitti

Il fottuto ciclo dei vinti e finti miti

La fame atavica

Chi ha fame ingoia e non mastica

Se masticasse saprebbe il

Mondo quanto male gli fa

Questo pezzo è senza prezzo a chi l'ha chiesto

Chiedi alla polvere qua è diverso

Non è la sociologia i film i libri un testo

Il mio rapporto frà è diretto

Ci sto in mezzo e non l'ho scelto no è l'inferno

Chiedi alla polvere qua è diverso

Non è la sociologia i film i libri o un testo

Il mio rapporto frà è diretto

Chiedi alla polvere nera del tamburo di

Un revolver o quella incolore ma pur vera

Che ci avvolge frà è la miseria non solo soldi

Uomo che tu sei nato docile solo per nuocere

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