歌词
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Tosca - Act I: "Un tal baccano in chiesa! Bel rispetto!" - Heinz Zednik/Ruggero Raimondi/Fernando Corena/Berliner Philharmoniker
Written by:Giacomo Puccini
Scarpia
Un tal baccano in chiesa
Bel rispetto
Sagrestano balbettando impaurito
Eccellenza il gran giubilo
Scarpia
Apprestate per il te deum
Tutti s'allontanano mogi anche il sagrestano fa
Per cavarsela ma scarpia bruscamente lo
Trattiene
Tu resta
Sagrestano impaurito
Non mi muovo
Scarpia a spoletta
E tu va fruga ogni angolo raccogli
Ogni traccia
Spoletta
Sta bene
Scarpia ad altri sbirri
Occhio alle porte
Senza dar sospetti
Al sagrestano
Ora a te
Pesa le tue risposte
Un prigionier di stato
Fuggi pur ora da castel sant'angelo
S'è rifugiato qui
Sagrestano
Misericordia
Scarpia
Forse c'è ancora
Dov'è la cappella degli attavanti
Sagrestano
Eccola
Va al cancello e lo vede socchiuso
Aperta arcangeli
E un'altra chiave
Scarpia
Buon indizio entriamo
Entrano nella cappella poi ritornano scarpia
Assai contrariato ha fra le mani un ventaglio
Chiuso che agita nervosamente
Fu grave sbaglio
Quel colpo di cannone il mariuolo
Spiccato ha il volo ma lasciò una preda
Preziosa un ventaglio
Qual complice il misfatto
Preparò
Resta pensieroso poi guarda attentamente il
Ventaglio ad un tratto egli vi accorge uno
Stemma
La marchesa attavanti il suo stemma
Guarda intorno scrutando ogni angolo della
Chiesa i suoi occhi si arrestano sull'impalcato
Sugli arnesi di pittore sul quadro e il noto viso
Dell'attavanti gli appare riprodotto nel volto della
Santa
Il suo ritratto
Al sagrestano
Chi fe' quelle pitture
Sagrestano
Il cavalier cavaradossi
Scarpia
Lui
Uno degli sbirri che seguì scarpia torna dalla
Cappella portando il paniere che cavaradossi diede
Ad angelotti
Sagrestano
Numi il paniere
Scarpia seguitando le sue riflessioni
Lui l'amante di tosca un uom sospetto
Un volterrian
Sagrestano
Che andò a guardare il paniere
Vuoto vuoto
Scarpia
Che hai detto
Vede lo sbirro col paniere
Che fu
Sagrestano prendendo il paniere
Si ritrovò nella cappella
Questo panier
Scarpia
Tu lo conosci
Sagrestano
Certo
Esitante e pauroso
È il cesto del pittormanondimeno
Scarpia
Sputa quello che sai
Sagrestano
Io lo lasciai ripieno
Di cibo prelibato
Il pranzo del pittor
Scarpia
Attento inquirente per scoprir terreno
Avrà pranzato
Sagrestano
Nella cappella non ne avea la chiave
Né contava pranzar disse egli stesso
Ond'io l'avea già messo al riparo
Libera me domine
Mostra dove avea riposto il paniere e ve lo lascia
Scarpia fra sé
Or tutto è chiaro
La provvista del sacrista
D'angelotti fu la preda
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