La Sera Dei Miracoli (Remastered In 192 Khz)

作词:Lucio Dalla

作曲:Lucio Dalla

所属专辑:duvudubà (Remastered in 192 KHz)

歌词

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La Sera Dei Miracoli - Lucio Dalla

È la sera dei miracoli fai attenzione

Qualcuno nei vicoli di Roma

Con la bocca fa a pezzi una canzone.

È la sera dei cani che parlano tra di loro

Della luna che sta per cadere

E la gente corre nelle piazze per andare a vedere

Questa sera così dolce che si potrebbe bere

Da passare in centomila in uno stadio

Una sera così strana e profonda che lo dice anche la radio

Anzi la manda in onda

Tanto nera da sporcare le lenzuola.

È l'ora dei miracoli che mi confonde

Mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde.

Si muove la città con le piazze e i giardini e la gente nei bar

Galleggia e se ne va, anche senza corrente camminerà

Ma questa sera vola, le sue vele sulle case sono mille lenzuola.

Ci sono anche i delinquenti

Non bisogna avere paura ma soltanto stare un poco attenti.

A due a due gli innamorati

Sciolgono le vele come i pirati

E in mezzo a questo mare cercherò di scoprire quale stella sei

Perché mi perderei se dovessi capire che stanotte non ci sei.

È la notte dei miracoli fai attenzione

Qualcuno nei vicoli di Roma

Ha scritto una canzone.

Lontano una luce diventa sempre più grande

Nella notte che sta per finire

E la nave che fa ritorno,

Per portarci a dormire.

Cara

Cosa ho davanti non riesco più a parlare

Dimmi cosa ti piace

Non riesco a capire

Dove vorresti andare

Vuoi andare a dormire.

Quanti capelli che hai

Non si riesce a contare

Sposta la bottiglia e lasciami guardare

Se di tanti capelli ci si può fidare.

Conosco un posto nel mio cuore

Dove tira sempre il vento

Per i tuoi pochi anni

E per i miei che sono cento.

Non c'è niente da capire

Basta sedersi ed ascoltare

Perché ho scritto una canzone

Per ogni pentimento

E debbo stare attento a non cadere nel vino

O finir dentro ai tuoi occhi

Se mi vieni più vicino.

La notte ha il suo profumo

E puoi cascarci dentro

Che non ti vede nessuno

Ma per uno come me poveretto

Che voleva prenderti per mano

E cascare dentro un letto...

Che pena... che nostalgia

Non guardarti negli occhi

E dirti un'altra bugia.

Almeno

Non ti avessi incontrato

Io che qui sto morendo

E tu che mangi il gelato.

Tu corri dietro al vento

E sembri una farfalla

E con quanto sentimento

Ti blocchi e guardi la mia spalla.

Se hai paura a andar lontano

Puoi volarmi nella mano

Ma so già cosa pensi

Tu vorresti partire

Come se andare lontano fosse uguale a morire

E non c'è niente di strano

Ma non posso venire.

Così come la farfalla

Ti sei alzata per scappare

Ma ricorda che a quel muro

Ti avrei potuta inchiodare

Se non fossi uscito fuori

Per provare anch'io a volare.

E la notte cominciava a gelare la mia pelle

Una notte madre che cercava di contare le sue stelle.

Io li sotto ero uno sputo

E ho detto "olé sono perduto".

La notte sta morendo

Ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo

Ma per uno come me, l'ho già detto,

Che voleva prenderti per mano

E volare sopra un tetto...

Lontano... si ferma un treno

Ma che bella mattina

Il cielo è sereno.

Buonanotte

Anima mia

Adesso spengo la luce

E così sia

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